lunedì 11 gennaio 2016

Cambio di Prospettiva

Barbara Bisarello CoCode Studio
Barbara Bisarello - MOLE - 91,44 x 60,96 cm


Barbara Bisarello CoCode Studio
Barbara Bisarello - VESTITO - 91,44 x 60,96 cm



Barbara Bisarello CoCode Studio
Barbara Bisarello - TOTIPOTENT - 91,44 x 60,96 cm


Barbara Bisarello CoCode Studio
Barbara Bisarello - PARCO - 91,44 x 60,96 cm





Barbara Bisarello CoCode Studio
Barbara Bisarello - IL PONTE- 91,44 x 60,96 cm


Barbara Bisarello CoCode Studio
Barbara Bisarello - STADIO - 91,44 x 60,96 cm




Barbara Bisarello CoCode Studio
Barbara Bisarello - IL PARCO - 91,44 x 60,96 cm




Barbara Bisarello CoCode Studio
Barbara Bisarello - PUNTI DI VISTA- 91,44 x 60,96 cm


Barbara Bisarello CoCode Studio
Barbara Bisarello - TRAM - 91,44 x 60,96 cm




Barbara Bisarello CoCode Studio
Barbara Bisarello - CIMINIERA - 91,44 x 60,96 cm




Barbara Bisarello CoCode Studio
Barbara Bisarello - BRUCOMELA - 91,44 x 60,96 cm





Barbara Bisarello CoCode Studio
Barbara Bisarello - TOPSY  - 91,44 x 60,96 cm




Barbara Bisarello CoCode Studio
Barbara Bisarello - SAR_TO - 91,44 x 60,96 cm



“CAMBIO DI PROSPETTIVA”
Il mio è un viaggio volto alla riscoperta della città natale cercando di guardarla come se fosse la prima volta che la si vede.  Fulcro della ricerca è quindi il cambio di prospettiva, sia concettuale che fisico.

 Il concetto parte già alla base dei luoghi scelti per scattare le foto: la stessa città, Torino,  ma tre punti diversi  ovvero  il centro e due periferie, agli apposti fra loro.

Il progetto sviluppa due storie la prima, grafica, che si evince guardando le immagini in successione e la cui sensazione di collegamento è data da un richiamo di forme e dalla linea che viene modificata con
elementi giocati su similitudini e contrapposizioni come pesanti/leggeri, pieni/vuoti, alti/ bassi, angoli/cerchi, vista frontale/riflesso.  Ogni immagine risulta quindi essere collegata alla precedente e alla successiva da un dettaglio in evoluzione che nasce dalla linea di ingombro della Mole Antonelliana e arriva a formare un cerchio nell’ultima fotografia.

La seconda  storia è legata allo studio del territorio in cui il compito delle singole fotografie è quello di documentare la  diversa fruizione e percezione  della città anche a partire dalla scelte operate a livello di architettura paesaggistica e opere d’arte pubblica.

In fine la scelta è ricaduta sul bianco e nero in quanto da una parte aiuta la sviluppo del concetto grafico mentre dall’altra vuole essere simbolo di una neutralità di rappresentazione.

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